di Don Pierluigi Ficara, Notabile di Roma.
“Chi sono i Lions?” Spesso mi è stata posta questa domanda da quando, sono ormai vent’anni, ho l’onore di essere socio di un club della International Association of Lions Club. Accolgo quindi ora con piacere l’incarico, gentilmente offertomi da Sua Altezza il Granduca di Toscana e per S.A.S. dal Presidente della Redazione Umanistica dell’Ordine Civico Mediceo, di scrivere un articolo nel campo dell’Associazionismo Conviviale. Questo incarico mi da infatti l’occasione di raccontare , pur con la necessaria sinteticità di un breve articolo, cosa è il Lionismo, quale è la sua Mission e qual è l’Etica che sottende ed anima l’operare dei Lions. Poi, certo, per capire a fondo cosa significa essere Lions ed eventualmente apprezzarne la valenza, bisogna viverla questa formula di associazionismo e farne esperienza diretta.
Ho ritenuto utile delineare prima le principali fasi della nascita e della crescita dell’Associazione e la sua organizzazione, per passare poi alla definizione della Mission e degli Scopi Lionistici; un accenno ad alcune delle principali iniziative umanitarie realizzate sarà utile poi a dare un’idea della dimensione dell’operare dei Lions nel mondo. Infine esporrò alcune considerazioni su ciò che, secondo me, caratterizza i Lions nell’ambito del mondo dell’Associazionismo di volontariato.
L’Associazione dei Lions Club nasce a Chicago, negli Stati Uniti, il 7 giugno 1917.
Melvin Jones, un uomo d’affari trentottenne di Chicago, nel mese di maggio del 1917, convinse i soci di un circolo di Chicago, chiamato “Win Power” (Potere Vincente) e frequentato da giovani imprenditori ed intellettuali, che erano maturi i tempi per “riunire sotto la stessa bandiera tutti coloro che intendevano riaffermare il proprio ruolo nella società guardando oltre i problemi legati al lavoro e dedicandosi al miglioramento della comunità e del mondo”.
Numerosi gruppi simili negli Stati Uniti condivisero quanto sopra e cioè l’obiettivo di intraprendere un’azione non più rivolta agli interessi individuali dei soci ma finalizzata al sevizio degli altri, dei più deboli, dei più bisognosi. Ecco gettato il seme della vera essenza del Lionismo: servire l’umanità, migliorarla.
Per attuare questo ambizioso programma fu creata un’Associazione dove tutti dovevano confluire ed alla quale, nella riunione di Chicago del 7 giugno 1917, fu dato il nome di “Associazione dei Lions Club”. Fu quindi creata una prima base operativa forte di 25 club e 800 soci. Melvin Jones assunse la segreteria dell’Associazione, adoperandosi con ogni mezzo per l’affermazione ed il progresso della stessa nel mondo.
Fu scelto l’emblema che consiste in una “L” (lettera che sia nella lingua inglese sia in quella italiana, è la prima lettera delle parole Legge, Libertà, Lealtà, Lavoro) racchiusa in un circolo che rappresenta il profilo di due leoni, rivolti l’uno a guardare il passato e l’altro il futuro. Passato e Futuro non sono in contraddizione, prendiamo le migliori esperienze del passato e facciamone tesoro per un sano progresso ed una proficua innovazione.
Venne quindi adottato lo slogan “Liberty, Intelligence, Our Nation Safety” che caratterizzano la parola LIONS.
Nell’ottobre dello stesso anno si tenne poi una convention nazionale, Congresso di Dallas (USA), nel corso della quale vennero approvati lo statuto, il regolamento, gli scopi e il codice etico. Da allora questi Congressi furono tenuti puntualmente ogni anno.
Nell’arco di tre anni i Lions divennero un’organizzazione internazionale. Nel 1920 nasce il primo Club Lions in Canada, quindi tra il 1926 ed il 1927, Cina, Messico e Cuba divengono rispettivamente il terzo, quarto e quinto Stato dove nascono club Lions. Dopo l’America Centrale, nel 1936, il Sud America fonda il primo Club, seguita poi dall’Australia e nel 1952 a Tokyo nasce il primo club in Giappone. In Europa il Lionismo approda alla fina della seconda guerra mondiale, prima in Svezia, poi a Ginevra, Parigi, Zurigo e nel 1951 in Italia.
Il 5 maggio del 1951 sorge a Milano il primo Club, che ebbe Lugano come club padrino, nel 1952 nascono i club di Napoli e Trento e poi di Torino, Firenze, Bergamo, Pescara, Como e Parma. Questi Club indissero nel 1953 il primo Congresso nazionale e deliberarono la Costituzione del Distretto Italiano, al quale la Sede Centrale dell’associazione attribuì il N. 108 (dal numero 1 in poi sono indicati i Distretti USA, dalla lettera A in poi quelli canadesi, America centrale e Sud America, dal numero 101 in poi i Distretti dell’Europa, dal 201 quelli dell’Australia e della Nuova Zelanda, dal numero 301 Oriente e Medio Oriente, dal 401 dell’Africa). Da allora la crescita sarà sempre più elevata in tutte le Regioni italiane arrivando oggi a più di 1330 Lions Club con 40.700 soci circa divisi in 17 Distretti (l’originario Distretto Italia fu, con la crescita del numero di club, suddiviso territorialmente in più Distretti)
Oggi i Lions sono presenti in 208 Paesi nel mondo con più di 46.000 club ed 1.360.000 soci. Il Lions Club International (L.C.I.) ha un seggio all’O.N.U. ed è membro permanente della F.A.O., dell’O.M.S. e dell’UNESCO.
Da un punto di vista organizzativo, l’operatività dell’Associazione è basata sui Club (raggruppati in Distretti a livello territoriale) che sono formati da persone maggiorenni (accanto ai Lions Club possono esistere i Leo Clubs che riuniscono i giovani dai 12 ai 30 anni) , di ottima condotta morale, chiamati a far parte del sodalizio su invito di un socio e nel rispetto di una particolare procedura. I Club, pur operando in piena autonomia per perseguire gli scopi lionistici, condividono gli indirizzi programmatici deliberati nelle assemblee dei soci che si tengono annualmente nelle riunioni di Distretto e nella Convention Internazionale. E’ importante in proposito precisare che fanno parte dell’Associazione non i singoli soci, ma i Lions Clubs regolarmente costituiti e riconosciuti dalla Sede Centrale che si trova negli USA ad Oak Brook, Illinois. La storia del Lionismo si identifica quindi con quella dell’Associazione Internazionale dei Lions Clubs.
L’ obiettivo che si è sempre posta, fin dalla sua fondazione, questa grande Associazione internazionale, è stato ed è quello di “Dare modo ai volontari di servire la loro comunità, rispondere ai bisogni umanitari, promuovere la pace e favorire la comprensione internazionale tramite i Lions club”, questa è la sua Missione. E per raggiungere questo obiettivo e perseguire la propria missione, gli Scopi per i quali si opera sono:
Organizzare, fondare e sovrintendere i club di servizio noti come Lions club. Coordinare le attività e rendere standard l’amministrazione dei Lions club. Creare e promuovere uno spirito di comprensione e d’intesa fra i popoli del mondo. Promuovere i principi di buon governo e buona cittadinanza. Partecipare attivamente al bene civico, culturale, sociale e morale della comunità. Unire i club con i vincoli di amicizia, fratellanza e comprensione reciproca. Fornire un luogo di dibattito per discussioni aperte su tutte le questioni di interesse pubblico, ad eccezione di argomenti di carattere politico e religioso, che non saranno argomenti di discussione fra i soci. Incoraggiare le persone predisposte a servire la comunità senza alcun vantaggio personale economico, incoraggiare l’efficienza e promuovere alti valori di etica nel commercio, nell’industria, nelle professioni, nelle attività pubbliche e in quelle private.
Un’Associazione di volontari al servizio della società, in soccorso dei più bisognosi, questi sono i Lions, “we serve” è il motto dei Lions. Numerosi e significativi interventi sono stati svolti in tal senso negli anni in vari aree, quali la salute, la lotta alla povertà, l’ambiente, la scuola. Progetti portati avanti in tutto il mondo, grazie soprattutto alla Lions Club International Foundation (L.C.I.F.) che è l’organo Lions preposto all’erogazione di sussidi ed al sostentamento delle iniziative dei Lions in tutto il mondo, per assistere le comunità locali e la comunità mondiale attraverso progetti di servizi umanitari. Il settore di intervento che storicamente più caratterizza l’azione ì Lions nel mondo è senz’altro “la vista”, la lotta alla cecità. Alcuni dati significativi: è stata evitata la cecità a 30 milioni di persone con mirate azioni di prevenzione, è stata restituita la vista ad 8 milioni di persone con interventi di cataratta, sono state realizzate/ampliate 600 cliniche oculistiche e formati 600.000 specialisti in oculistica, sono stati effettuati nel mondo più di 17 milioni di controlli della vista. Particolarmente importante e di grande efficacia è poi il Servizio Cani Guida dei Lions di cui una delle più importanti scuole si trova in Italia a Limbiate. Relativamente ad altri settori voglio citare i numerosi interventi in aiuto alle popolazioni colpite da disastri naturali (più di 100 milioni di dollari per soccorsi), iniziative per i giovani ( aiuto allo studio a 13 milioni di ragazzi) ed il programma di capillare intervento per la prevenzione del morbillo in Africa.
Il Lionismo, dunque, la più grande Associazione di volontari. Ma cos’è che la caratterizza e la distingue dalle altre numerose e spesso efficienti associazioni di volontariato esistenti oggi nel mondo. Sicuramente la enorme diffusione e la grande varietà e tipologia di service in vari settori della vita sociale, ma anche, secondo me, il fatto che i soci Lions si frequentano e si incontrano, non solo nelle sedute dei Consigli Direttivi deputati alla programmazione e gestione delle attività , ma anche nelle “Conviviali”. Queste ultime, organizzate anche con relazioni e discussioni su tematiche socio-culturali, assumono una particolare valenza quale efficace e piacevole strumento di conoscenza tra i soci, atto a far nascere e conservare spirito di gruppo e sentimenti di vera amicizia.
“ L’amicizia tra i membri” , è questo un valore fondante e fondamentale del lionismo. Essere lions significa quindi anche avere occasione di instaurare e mantenere quei sani rapporti umani che , insieme alla promozione di azioni di arricchimento culturale e diffusione della cultura, sono alla base di qualsiasi iniziativa tendente a migliorare la società .
Migliorare la società umana, significa infatti sicuramente e prioritariamente aiutare i più bisognosi, coloro che lottano per la sopravvivenza e per una vita dignitosa nelle varie parti del mondo, ma significa anche, più in generale, operare e prendere attivo interesse al bene civico, culturale e morale della comunità .Ciò assume oggi un carattere di necessità ed, oserei dire, di urgenza in una comunità, la nostra, che sta purtroppo prendendo una deriva sempre più negativa circa il riconoscimento del valore dell’uomo, della conoscenza e della competenza, una comunità che sta facendo della cultura, del senso civico e dell’etica quasi dei disvalori.