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16 Febbraio 2021  |  By redazione In Leggi e Bandi Granducali, news

INDISPENSABILE UN MAGGIOR RICORSO AL VOLONTARIATO CONTRO LA PANDEMIA COVID 19

Domenico_ghirlandaio,_madonna_della_misericordia,_ognissanti,_Firenze

Appello rivolto ai Gentiluomini e Volontari del Popolo Granducale Mediceo di tutto il Mondo per la ricerca di volontari per costituire in tutte le Città e le Comunità del Mondo colpite dalla Pandemia Covid 19, un servizio di recapito di generi alimentari ai sospetti di Contagio isolati in quarantena nelle case-albergo speciali, e ai malati lievi o asintomatici isolati in cura negli hotel-Lazzaretto

Nella reverente memoria di S.A.S. il Granduca Ferdinando II de’Medici, il quale per amore del Popolo Granducale Mediceo seppe  azzerare a Firenze dopo circa sei mesi la grande epidemia di peste del 1630, e dopo circa tre mesi quella altrettanto devastante del 1633, nella consapevolezza che il Modello mediceo di Firenze contro il contagio potrebbe ancor oggi azzerare nei medesimi tempi l’attuale epidemia di Covid 19, a Firenze o in altre Comunità del mondo, senza imporre la chiusura o la limitazione dei commerci e delle attività produttive, a condizione però che si realizzino tutte le medesime misure di prevenzione  previste nel modello Mediceo del 1630, nessuna esclusa, ovvero: che la popolazione usi sempre tutti i necessari dispositivi di protezione personale, rispettando nel contempo anche tutte le previste misure minime di distanziamento sociale per evitare gli assembramenti; inoltre che il governo di ciascuna Città isoli da subito la propria cerchia comunale con una ferrea cintura sanitaria per impedire l’ingresso entro di essa di qualunque persona non vaccinata, proveniente da aree infette; che il medesimo governo renda infine obbligatorio il ricovero di tutti i malati nei lazzaretti, nessuno escluso, oltre al trasferimento di tutti i sospetti nelle case albergo per la quarantena. Infine, se dopo tre mesi l’epidemia non fosse cessata,  che il governo stabilisca  un lockdown totale di tutti gli abitanti nelle proprie case, con chiusura dei commerci ma non della industria principale,  e che lo mantenga per quaranta giorni fino al completo azzeramento del contagio;  volendo quindi S.A.S. il Granduca Ottaviano de’Medici Toscana ricambiare con opere concrete l’affetto che da sempre la Casata Medicea riceve dal Popolo Granducale Mediceo , oggi inteso come il complesso degli individui ovunque residenti nel mondo, che provando  stima, rispetto e ammirazione verso la Casa Granducale Medicea si è recato o intende recarsi a Firenze almeno una volta nella vita; desiderando  inoltre S.A. esprimere concretamente questo affetto con atti e disposizioni che possano far cessare interamente e al più presto la Pandemia Covid 19 e avendo di conseguenza S.A. studiato, con cura infinitesimale, la “Relazione sopra il Contagio dell’anno 1630 e 1633 nella Città di Firenze” voluta dal Granduca Ferdinando II de’Medici, avendo inoltre S.A. il Granduca Ottaviano ricavato da detta relazione lo specifico protocollo organizzativo e legislativo contro il contagio stabilito dal Granduca Ferdinando II e avendo S.A. il Granduca Ottaviano la consapevolezza che questo protocollo potrebbe fermare in breve anche l’attuale Pandemia Covid 19 così come esso fermò in breve tempo il contagio per peste del 1630; avendo inoltre  S.A.S. il Granduca Ottaviano de’Medici di Toscana, dall’alto della Sua  Granducale potestà, con certa scienza e sicura conoscenza, costituito, elevato e nominato il medesimo protocollo in epigrafe definito, Modello mediceo di Firenze,  con facoltà  dell’amplissimo Consiglio Mediceo dei “Dugento” di emendarne in futuro il testo con nuove norme adeguate ai tempi attuali; avendo infine S.A.S. il Granduca Ottaviano parimenti creato, costituito, elevato e nominato ciascun membro iscritto all’Ordine Civico Mediceo che parteciperà allo sviluppo del Modello di Firenze predetto,  Patrizio di (+Città di residenza) se svolgerà con nobiltà d’Animo come amministratore pubblico un ruolo direttivo permanente connesso ai servizi qui descritti; Nobile di (+Città di residenza) se svolgerà un ruolo direttivo contribuendo personalmente alla formazione dei servizi qui descritti ed al sostentamento delle opere connesse; Generoso di (+ Città di residenza) se svolgerà per almeno 30 giornate servizi di volontariato connessi al presente bando; con tutti gli onori riservati al rango e con facoltà per ciascun insignito di richiedere alla Cancelleria di S.A. l’eventuale rilascio di lettera patente comprovante le suddette nomine, purché dimostri di svolgere o di aver svolto uno dei ruoli volontari come sopra;

Tutto ciò premesso e considerato

S.A.S. il Granduca Ottaviano de’Medici di Toscana e per S.A. l’amplissimo Consiglio Mediceo dei “Dugento”, dall’alto della Sua Granducale potestà,

fa appello

ai Gentiluomini del predetto Popolo Granducale Mediceo, ovunque nel mondo residenti, siano essi Signori di Titolo oppure Volontari di qualunque ceto che godano della Nobiltà naturale del proprio animo,

di accogliere questo bando e di volerlo personalmente diffondere per la ricerca di Volontari presso le associazioni di volontariato della propria Città o Comunità di  residenza.

Parimenti fa appello

ai medesimi Gentiluomini in epigrafe definiti

di  costituire con l’aiuto di dette Associazioni di volontariato e delle Autorità sanitarie e civili locali, un servizio di recapito di generi alimentari ai sospetti di Contagio isolati in quarantena nelle case-albergo speciali, e ai malati lievi o asintomatici isolati in cura negli hotel-Lazzaretto.

S.A.S. il Granduca Ottaviano de’ Medici di Toscana e per S.A. l’amplissimo Consiglio Mediceo dei “Dugento

fa infine appello

agli uomini e alle donne di buona volontà di tutto il Mondo

di voler aderire numerosi alle associazioni in epigrafe definite per prestare insieme ad esse tutti servizi sopra indicati, contribuendo così a fermare in tempi rapidi  l’epidemia nella loro Città o Comunità di residenza.

Appendice 1 ( Istruzioni)

S.A.S. il Granduca Ottaviano de’Medici di Toscana e per S.A. l’amplissimo Consiglio Mediceo dei “Dugento concedono ai predetti Gentiluomini che avranno spontaneamente accolto e diffuso come sopra il presente Appello, contribuendo quindi in modo determinante anche alla formazione dei servizi di seguito descritti e alle opere connesse dell’Ordine Civico Mediceo, di richiedere alla Cancelleria dell’Ordine Civico Mediceo la lettera patente granducale di Nobiltà della propria Città, nei modi in epigrafe definiti, e questi Gentiluomini si chiamino anche “Gentiluomini dei Sestieri”, così come si appellavano i 234 Nobili fiorentini che durante la Peste del 1630 e 1633 offrirono nei sestieri di Firenze i propri servizi di coordinamento e di volontario per sconfiggere il contagio.

In particolare S.A.S. il Granduca Ottaviano de’ Medici di Toscana e per S.A. l’amplissimo Consiglio Mediceo dei “Duecento”

nuovamente fa appello

ai Gentiluomini del Popolo Granducale Mediceo in epigrafe definiti,

-di formare delle liste con i nominativi dei volontari individuati per il tramite delle predette Associazioni di volontariato

–di offrire alle autorità locali della propria Città o Comunità la disponibilità di detti volontari ad effettuare i servizi  gratuiti di volontariato più avanti descritti,  chiedendo nel contempo alle medesime autorità

di emettere una legge speciale che imponga agli enti alberghieri di mettere a disposizione delle autorità locali, in modo parzialmente gratuito, le proprie strutture alberghiere per costituire i  lazzaretti e le Case–Albergo in epigrafe definiti.

In particolare dette associazioni di volontariato dovranno offrire alle autorità servizi analoghi a quelli che i Nobili di Firenze svolgevano durante la peste del 1630, ovvero:

1) Assistere i sospetti di contagio rinserrati nelle Case Albergo  perché sottoposti all’obbligo di quarantena personale, oppure gli ammalati lievi di Covid 19 rinserrati negli hotel adibiti a Lazzaretto, andando ad acquistare per loro conto alimentari o altri generi di prima necessità da lasciare davanti alla porta delle loro case; in tal caso i Volontari potranno  e dovranno anticipare personalmente fino ad un massimo di € 100,00 per effettuare la spesa per conto dell’assistito, che il medesimo dovrà rimborsare immediatamente al Volontario al momento della consegna della merce al proprio domicilio, previa disinfezione delle monete e delle banconote da effettuarsi a cura del volontario, il quale dovrà quindi essere sempre munito di gel disinfettante.

2) Consegnare ai malati lievi di Covid 19 rinserrati negli hotel adibiti a Lazzaretto, oppure ai sospetti di Contagio rinserrati nelle Case albergo per la quarantena, tutte le razioni alimentari gratuite che dovessero eventualmente essere fornite dallo Stato, oppure i prodotti agricoli donati dalle aziende agricole su richiesta dei medesimi volontari.

3) Sovrintendere, ove ciò fosse espressamente stabilito in virtù di accordi particolari, anche ai servizi specializzati di pulizia degli ambienti e dei corredi dei suddetti hotel o case albergo, e degli effetti personali dei ricoverati.

4)Le associazioni dovranno garantire la presenza di un numero di 40 Volontari, di cui 36 -addetti alle strade e 4 Gentiluomini coordinatori, per ciascun sestiere cittadino di superficie di circa Km 0,84 ove sarà necessario servire quotidianamente, nel tempo di due ore, un numero di  circa 135 pasti giornalieri agli ospiti delle strutture alberghiere del medesimo sestiere adibite a lazzaretto o casa dei sospetti di contagio, questi Volontari devono recarsi ogni giorno alle ore 10,00 presso il punto di incontro stabilito davanti alla parrocchia del medesimo sestiere, previo accordo con il Parroco e con le autorità sanitarie locali, e prestare servizio per almeno tre ore consecutive necessarie a organizzare il servizio dei suddetti 135 pasti.

5) Essi devono indossare una propria pettorina gialla di qualunque foggia e, per motivi di sicurezza, devono portare sempre con se, esposto in modo ben visibile, un documento di identità personale rilasciato da un Ente pubblico; i membri dell’Ordine Civico Mediceo potranno apporre sulla pettorina lo stemma granducale mediceo del Granducato Unito d’Italia riservato agli iscritti, richiedibile on-line sul sito  www.de-medici.com; i membri di altre associazioni potranno portare l’emblema della propria associazione, purché comunque espongano in modo ben visibile anche il badge con il  proprio documento di identità personale rilasciato da Ente pubblico.

6)Un apposito registro dei Volontari deve essere tenuto dalle predette associazioni presso ciascuna  parrocchia , previo accordo con il Parroco, per registrare le presenze quotidiane e regolare i turni di servizio che ciascun Volontario potrà liberamente svolgere per il tempo che desidera. Ciascuna associazione di volontariato dovrà poi fornire settimanalmente il venerdì alla Magistratura Medicea di Sanità, collegandosi all’indirizzo mail magistratura.sanita@de-medici.com, il resoconto del numero dei volontari totali presenti, delle ore totali da essi lavorate e dei pasti serviti o dei servizi di altro genere prestati.

7)I volontari sono infine invitati a volersi liberamente organizzare all’interno di ciascun sestiere, allo scopo di fornire servizi  logistici di mutuo soccorso in favore di persone sane particolarmente fragili esposte al rischio di contagio ( anziani e malati con patologie pregresse)

I bisognosi possono richiedere assistenza rivolgendosi direttamente alle associazioni, oppure direttamente ai Volontari di turno o a quelli delle strade, oppure telefonando al Parroco il quale trasferirà poi le richieste ai due gentiluomini di turno. Tutti i Volontari di ciascun Sestiere privi di collegamento radio, devono formare un proprio gruppo whatsapp per restare in contatto fra loro durante il servizio e per smistare tramite di esso le richieste dei bisognosi.

Volendo infine costituire dei nodi stabili della rete di assistenza suddetta, S.A.S. e per S.A. l’antico Consiglio Mediceo dei “Duecento”, conformemente alle disposizioni del Modello Mediceo contro il contagio disposto dal Granduca Ferdinando II ne 1630, mandano due coppie di Gentiluomini, detti “di turno”, a sostare davanti alla parrocchia del proprio sestiere fra le ore 8,00 e le 20,00, con turno di sei ore consecutive per coppia, e ciò allo scopo di poter sempre raccogliere le segnalazioni e le richieste dei bisognosi coordinandosi con il Parroco.

I gentiluomini di turno devono essere presenti davanti alla propria parrocchia, inizialmente per tre volte a settimana e poi per l’intera settimana se ciò fosse eventualmente necessario, oppure se nel frattempo venisse proclamata la quarantena generale; la scelta dei Gentiluomini di turno va fatta a sorte.

Firenze, A.D. Gennaio 2021

Firmato: Il Cancelliere di Consiglio

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